venerdì 17 febbraio 2012

CONTRO FORMIGONI, CONTRO PROFUMO

Le " Misure per la crescita, lo sviluppo e l'occupazione" presentate da 
Formigoni e approvate dalla Giunta lombarda sono un grave attacco, da un 
lato, ai diritti di migliaia di precari, pesantemente sfruttati, che da anni 
garantiscono il funzionamento delle scuole e costituisce il presupposto per 
un ulteriore peggioramento della loro condizione, dall'altro rappresenta un 
salto di qualità nel processo di aziendalizzazione nelle scuole. Tra 
l'altro, infatti, prevede: "..a partire dall'anno scolastico 2012/2013, le 
istituzioni scolastiche statali possono organizzare concorsi differenziati a 
seconda del ciclo di studi, al fine di reclutare personale docente 
necessario a svolgere le attività didattiche annuali [...] E' ammesso a 
partecipare alla selezione il personale docente del comparto scuola che 
conosca e condivida il progetto e il patto per lo sviluppo professionale, 
che costituiscono parte integrante del bando di concorso di ciascun istituto 
scolastico", cioè significa vedere aumentare la discrezionalità, fenomeni di 
clientelismo da parte dei dirigenti scolastici. Ma è anche un forte attacco 
alla libertà di insegnamento, obbligando anche ad aderire a scelte 
confessionali, ideologiche e mina alla base il principio costituzionale di 
una scuola uguale per tutti.




Prontamente il ministro Profumo ha dato il suo assenso e si è detto 
disponibile a "sperimentare nuovi modelli di reclutamento".

E' una nuova guerra dispiegata contro i lavoratori, una nuova guerra tra 
poveri. Dopo tagli di migliaia di posti di lavoro, precarizzazione, 
modifiche di classi di concorso, aumento di carichi di lavoro.

Non è certo di "nuovi modelli di reclutamento" che c'è bisogno, ma di 
assumenre in maniera stabile le migliaia di precari che lavorano sui tanti 
posti vacanti, di ritirare la riforma Gelmini, di bloccare le odiose "nuove 
classi di concorso"

Occorre una nuova, forte unità tra tutti i lavoratori della scuola: abbiamo 
già pagato duramente anche per il peso del pesante precariato con: blocco 
degli scatti, le odiose trattenute per malattia, niente rinnovi 
contrattuali, le ancora più odiose riforme delle pensioni e il continuo 
fantasma della premialità, finanziamenti alle scuole private.

Occorre costruire un fronte comune perchè se toccano uno toccano tutti. In 
primis le giovani generazioni spinte in una scuola sempre più classista.

Per questo lo Slai COBAS per il sindacato di classe partecipa, a Milano, 
all'assemblea promossa dal coordinamento3 ottobre, come prima risposta alla 
ipocrisia delle "Misure per la crescita, lo sviluppo e l'occupazione" che 
nulla ha a che vedere con crescita, sviluppo ed occupazione, ma è un 
tassello dell'attacco generale ai lavoratori. Ma è necessario costruire 
l'assedio di regione lombardia per cominciare a spazzare via questo 
provvedimento e cominciare a strappare risultati concreti.

Slai COBAS per il sindacato di classe- scuola

cobasdiclasse.mi@gmail.com

Milano, 16.2.2012

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